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Gli italiani bocciano Di Maio e Salvini

Il sondaggio: giudizio negativo sulla gestione della legge di bilancio

 

LA MANOVRA finanziaria non è ancora stata approvata e in seguito al raggiungimento dell’accordo con la Commissione europea, col conseguente abbassamento del debito dal 2,4 al 2,04%, il governo sta apportando le ultime correzioni tagliando, rivedendo, rimodulando, voci di spesa che prima erano inserite e ora sono da rivedere. È chiaro, dunque, che fino a che non ci sarà la conferma da parte dei due rami del Parlamento sarà impossibile analizzare il giudizio degli italiani sui singoli provvedimenti. NEL FRATTEMPO, però, il 47% della popolazione dichiara di seguire con attenzione l’evolversi della legge di bilancio ed il 64% è a conoscenza del fatto che l’Europa ha imposto vincoli al premier Giuseppe Conte per scongiurare la procedura di infrazione. Pertanto, anche se non nel merito della valutazione delle singole voci che saranno contenute, i cittadini si stanno costruendo un proprio immaginario su quelli che saranno i plus e i minus di questa manovra. Gli italiani esprimono, però, un parere diversificato tra la necessità di trovare una soluzione per non incorrere nei rischi della procedura di infrazione ed il risultato raggiunto. Se il 62% afferma che l’esecutivo ha fatto bene a trovare un accordo con la Commissione europea, dall’altra però il 67% pensa che il risultato sia stato soprattutto una vittoria dei voleri dell’Europa, più che una affermazione della strategia politica del governo giallo-verde. Quindi da una parte si ritiene che l’aver scongiurato la procedura di infrazione abbia evitato una rischiosa crisi finanziaria per il nostro Paese, dall’altra però si ha la percezione che le riforme promesse dal governo troveranno un maggiore ostacolo per essere realizzate. Infatti il 65% stima che non si riusciranno a mantenere le promesse scritte nel contratto, o almeno nella dimensione che Di Maio e Salvini avevano pubblicamente anticipato. A tal proposito il 62% dichiara che quota 100, con lo smantellamento della riforma Fornero, non sarà realizzato nelle forme e nei modi auspicati precedentemente dai leader di Lega e M5S, così anche per il 67% il reddito di cittadinanza e per il 62% la pace fiscale. Se il risultato dell’accordo produce delusione, i cittadini apprezzano il modo in cui il presidente della Repubblica Mattarella ha favorito, dietro le quinte, il dialogo tra Governo e commissione europea. Al contempo, però, non esprimono giudizi lusinghieri per gli altri esponenti politici coinvolti nelle trattative. I pareri positivi su come il premier Conte ha raggiunto l’accordo arrivano al 42%, ma a pagare maggiormente dazio sono stati Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i quali sono promossi rispettivamente solo dal 35 e dal 25% degli italiani. Viene valutato ancora più criticamente l’operato del ministro dell’Economia Giovanni Tria, visto che appena il 12% esprime una opinione positiva. *Direttore Noto Sondaggi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Noto[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1542810338468{padding-top: 20px !important;padding-bottom: 50px !important;}”][vc_column][ultimate_heading spacer=”line_only” line_height=”6″ line_color=”#afafaf” line_width=”400″][/ultimate_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436508025{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1543170616693{padding-left: 0px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”12310″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436486121{padding-top: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row]

[vc_row css=”.vc_custom_1542809966199{padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]PREOCCUPATI e permissivi. Quella che potrebbe sembrare una contraddizione è, invece, una costante nel comportamento dei genitori quando i loro figli si recano in discoteca, ai concerti o trascorrono le notti in giro con gli amici. La paura dello sballo, la consapevolezza che i propri ragazzi possono assumere alcol o droga, essere coinvolti in incidenti stradali, tutto questo rende difficili le notti dei padri e delle madri. DALLO STUDIO effettuato dall’Istituto Noto Sondaggi emerge il fenomeno che gli stessi genitori si adattano allo stile di vita dei figli trovando soluzioni per diminuire il loro livello di preoccupazione. Gli atteggiamenti che si mettono in atto per ridurre l’ansia si diversificano rispetto all’età dei propri ragazzi. Andiamo con ordine. Gli stili di vita dei giovanissimi, più che dei giovani, sono profondamente mutati nel corso degli ultimi 10 anni. Per esempio, se prima ci si accostava alle discoteche intorno ai 14-15 anni, oggi l’età è scesa in maniera repentina e anche a 11 o 12 il divertimento collettivo si consuma negli stessi luoghi degli adolescenti più grandi di età: frequentare concerti e sale da ballo è diffuso ormai anche tra i ragazzi dei primi anni della scuola media. Questi cambiamenti degli stili di vita hanno generato un ri-adattamento dei genitori che se da una parte non negano lo svago e il divertimento notturno, dall’altra, soprattutto per i giovanissimi, mettono in atto una serie di azioni finalizzate alla difesa e sicurezza dei propri cari. INFATTI, il 47% dei genitori acconsente che i propri figli under 14 frequentino le discoteche, ma al contempo tra questi, definiti «permissivi», prevale la quota di chi decide di accompagnarli alla meta per poi andarli a riprendere. Questo lo fa il 68% di chi ha un figlio con meno di 14 anni. Spesso si organizzano staffette, così infatti il 42% afferma che i «genitori-navetta» predispongono «piani di trasporto», decidendo chi li accompagna all’andata e chi li prende al ritorno. Questo comportamento genera una percezione di sicurezza tra i genitori, visto che il 64% di chi lo mette in pratica dice che pur considerandolo un sacrificio, influisce positivamente sulla propria serenità oltre che sulla incolumità dei figli. Tra i genitori dei più grandi, invece, le uscite notturne producono una percezione di maggiore pericolo in quanto diventa più difficile imporre un controllo. Il 63% di questi genitori dichiara che conosce solo pochi o nessuno degli amici dei propri ragazzi, il 58% non è a conoscenza dei luoghi in cui trascorrono la notte, il 40% teme che i propri figli possano fare uso di alcol e droga, mentre il 37% è sicuro che assumano alcol e il 20% che fumino spinelli. IL TIMORE maggiormente avvertito dai genitori è la possibilità di un incidente stradale, indicato appunto dal 67% del campione. Dopo la strage della discoteca di Corinaldo, però, i genitori hanno iniziato a prendere in considerazione che il pericolo di incolumità possa avvenire anche all’interno degli spazi chiusi, cosa che prima non si immaginava. Nei weekend le notti diventano insonni per più della metà dei genitori: il 60% afferma che rimane sveglio fino a che il figlio non rincasa, e tra questi il 65% non sa di preciso a che ora rientrerà. La notte con il suo consumo ludico, quindi, per i giovanissimi sembra essere diventata quasi un’ossessione o «un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai», così come canta Ligabue.

* Direttore Noto Sondaggi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Noto[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1542810338468{padding-top: 20px !important;padding-bottom: 50px !important;}”][vc_column][ultimate_heading spacer=”line_only” line_height=”6″ line_color=”#afafaf” line_width=”400″][/ultimate_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436508025{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1543170616693{padding-left: 0px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”12306″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436486121{padding-top: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row]

[vc_row css=”.vc_custom_1542809966199{padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column][vc_column_text]L’ultima rilevazione di Noto Sondaggi stima nel 9% la forza elettorale di un “ipotetico” partito di Renzi. E’ difficile poter pesare con esattezza la forza di un partito che non c’è, ma in questo caso la forza mediatica del marchio “Renzi” aiuta a comprendere le potenziali di attrazione elettorale di un nuovo soggetto politico che potrebbe vedere nell’ex segretario del PD il padre dell’iniziativa.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1542810338468{padding-top: 20px !important;padding-bottom: 50px !important;}”][vc_column][ultimate_heading spacer=”line_only” line_height=”6″ line_color=”#afafaf” line_width=”400″][/ultimate_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436508025{padding-top: 0px !important;padding-bottom: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″ css=”.vc_custom_1543170616693{padding-left: 0px !important;}”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”12296″ img_size=”full” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1543436486121{padding-top: 0px !important;}”][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][vc_column width=”1/3″][/vc_column][/vc_row]